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ZAFFIRO

La pietra che hai scelto è lo zaffiro.  Si tratta di una varietà di corindone, facilmente riconoscibile per il suo colore blu o azzurro lucente ed è una pietra preziosa di immenso valore.  Questa gemma si compone di ossido di alluminio e può essere scalfita solamente dal nitruro di boro o dal diamante. La parola zaffiro deriva dal termine greco sàppheiros, che significa “azzurro”, ma potrebbe avere origini dalla lingua ebraica e in particolare, dal sostantivo sappir, il cui significato è “la cosa più bella”.  mentre nell’antica Grecia il moderno Zaffiro veniva probabilmente designato come “hyakinthos”. Spesso chiamato "pietra delle pietre" o "pietra dei saggi". Queste pietre, infatti, sono da sempre sinonimo di bellezza, purezza, pace interiore, regalità, ma soprattutto saggezza. Quest’ultimo significato ha origini molto antiche. Nei testi ebraici viene citato come Shappir "zaffiro". Teofrasto nei suoi scritti fornisce una descrizione accurata di questo minerale, indicando la sua sottile individualità: la presenza di "punti d'oro". Gli scienziati dell'era antica, dalla loro descrizione di saprif, lo identificarono inequivocabilmente come smalto di lapislazzuli. Il lapislazzuli si distingue per la sua opacità e pienezza di colore blu scuro, e i suoi migliori gradi sono caratterizzati da una fine disseminazione di cristalli di pirite pieni di luce giallo brillante. Questa pietra è spesso citata anche in vari trattati antichi. Nella sola Bibbia, la sua riflessione supera altre pietre ed è menzionata 13 volte. In passato, lo zaffiro era noto anche come “la pietra di Saturno”, una divinità che nella astrologia e nella mitologia antica si era soliti chiamare il “Vecchio Saggio”, in virtù della saggezza a lui affibbiata, corrispondente all’Arcano Maggiore dei Tarocchi “L’Eremita”. Questo raffigura il cammino iniziatico che il mistico compie superando le prove che la vita gli pone davanti. Acquisisce, così, saggezza ed esperienza spirituale. I segni che sono a lui associati sono il capricorno e l’acquario, segni di acqua e aria. Gli antichi greci indossavano lo Zaffiro quando si recavano a ricevere gli auspici dell’oracolo di Delfi, santuario di Apollo (precedentemente della Madre Terra Gea), perché ritenevano questa pietra connessa al dio e quindi capace di rendere più semplice la comprensione della volontà Divina. Secondo la leggenda era proprio questa pietra a rendere la bella Elena di Troia così amata e desiderata. Con lo Zaffiro era stato creato anche il famoso anello del Re Salomone sul quale era intagliato il sigillo che gli permetteva di controllare i demoni. Inoltre, sia i negromanti che le streghe adoravano questo minerale perché amplificava la loro capacità di ascoltare gli oracoli dei defunti e compiere altri prodigi. È molto interessante notare che lo Zaffiro, il Rubino, il Topazio e lo Smeraldo sono considerate quattro pietre preziose per eccellenza e allo stesso tempo simboleggiano con i loro colori e le loro virtù i poteri dei quattro elementi. Il Zaffiro simboleggia l’aria. Il rubino, il fuoco, il topazio la terra, lo smeraldo l’acqua. Nella Bibbia, il colore incantevole degli Zaffiri fu usato figurativamente per descrivere le visioni della gloria di Dio: “sotto i piedi di Dio c'era ciò che sembrava come un'opera di lastre di Zaffiro e per purezza come i cieli medesimi”. Nelle visioni di Ezechiele descrive due volte “la somiglianza di un trono” che era “simile alla pietra di Zaffiro”. Sempre per il suo colore, lo Zaffiro fu collegato al concetto d’infinità dell’universo.  L’antico popolo dei Persiani amava definire lo Zaffiro “lazvard”, letteralmente “che ha il colore del cielo sereno” essi ritenevano infatti che la terra fosse appoggiata su un enorme Zaffiro, il cui riflesso blu dava il colore al cielo, tanto da far chiamare la pietra anche “l’occhio del cielo”. La pietra sappir è tradotta con zaffiro e nel pettorale di Aronne rappresenta la tribù di Zabulun. Secondo Ildegarda, nella medicina naturale, uno zaffiro riscaldato è utile per le malattie degli occhi, in maniera specifica per la cataratta. Se qualcuno soffre per il dolore agli occhi, o se sono arrossati, è necessario bagnare la pietra con la saliva e poi passare nella parte interna degli occhi il dito intinto in quella stessa saliva. Lo zaffiro fa scomparire completamente gli attacchi di gotta e spegne gli eccessi d’ira. È usato come antidolorifico e rinforzante del sistema nervoso. Riduce la febbre e la pressione ed è efficace nelle malattie intestinali. Il senso della vista è strettamente collegato alla capacità di giudizio. Il vedere degli occhi corrisponde al comprendere della mente e quindi le due facoltà sono, strettamente connesse. Di conseguenza, nella sua visione psicosomatica, ecco che una cattiva disposizione d’animo può tradursi in una diminuzione della capacità visiva. Lo zaffiro, in questo caso, diventa una pietra dalle ottime proprietà curative.

Gerusalemme sarà ricostruita e nella città il suo tempio durerà per sempre. Beato sarò io, se rimane qualcuno della mia discendenza per vedere la tua gloria e celebrare il Re del cielo. Le porte di Gerusalemme saranno ricostruite con zaffiro e smeraldo e tutte le sue mura con pietre preziose. Le torri di Gerusalemme saranno costruite con oro e i suoi baluardi con oro finissimo. Le piazze di Gerusalemme saranno lastricate con turchese e pietre di Ofir.

(Tb 13,17)

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