Furono inizialmente le antiche popolazioni Egizie e  Arabe a gettare le fondamenta del pensiero alchemico. Un insieme di svariate discipline quali fisica, astrologia, chimica e medicina. Molti la considerano le fondamenta della chimica moderna. L'alchimia è una scienza esoterica il cui primo obiettivo è convertire una sostanza in un'altra, ciò che è negativo per l'uomo in ciò che è positivo. Gli antichi applicarono a questa disciplina la creazione dei profumi e il pensiero alchemico che aveva come fine quello di ottenere dai fiori e dalle piante la loro "quintessenza" attraverso la distillazione, gli oli essenziali. Spiritualità e amore per i profumi procedono parallelamente alla conoscenza. L'antica medicina si avvaleva di spezie, fiori e  piante, che la natura ci donava per curare malattie del corpo e dell'anima. Medici e sciamani erano la stessa cosa che con il tempo si sono trasformati in farmacisti. Ad esempio l'essenza dell'Oud, una resina molto aromatica prodotta spontaneamente nel cuore degli alberi di Aquilari, definito "l'oro nero" per la sua rarità e per il costo da capogiro, nota in profumeria come Agarwood, fu una delle sostanze più ricercate e ambite dai maestri profumieri. Definito il profumo degli Dei, la sua resina era  bruciata insiemi agli incensi nelle cerimonie religiose come un fortissimo afrodisiaco con il potere di connettere l'uomo a Dio, aiutando la realizzare di desideri d'amore.