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DIASPRO

La pietra che hai scelto è il Diaspro. La sua etimologia proviene è di origine persiana, ma connessa anche con il greco-latino iaspis, "pietra screziata". Nella Grecia classica, il diaspro era ritenuto capace di allontanare alcuni fantasmi, tra i quali l'Empusa. Ne parlano Porfirio (Quaestionum Homericarum ad Odysseam pertinentium reliquiae X 323ss.) ed Eustazio (ad Od. I 382). Nella mitologia greca, le Empuse “Έμπουσα” Empousā sono mostri soprannaturali femminili, appartenenti alla cerchia di Ecate, di cui erano ancelle, e aventi l'abitudine di terrorizzare i viaggiatori. Esse spaventavano o divoravano coloro che percorrevano i sentieri o le strade da esse frequentate. Le Empuse potevano assumere qualsiasi forma: le più ricorrenti erano quelle di un cane o di una mucca e, per attirare le proprie vittime, potevano mutare l'aspetto in quello di una donna debole o seducente; in quest'ultimo caso si potevano intrufolare nei letti dei giovani. Nonostante la metamorfosi, a uno sguardo più attento esse rivelavano ancora caratteri mostruosi o bizzarri, come una gamba di sterco d'asina e una di bronzo. Talvolta avevano il retro d'asina e sandali di bronzo. Nella loro forma naturale, oltre alle strane gambe, possedevano lunghi artigli, piccole ma affilate zanne, occhi completamente rossi, pelle pallida, erano molto veloci e quando morivano diventavano fuoco che poteva divampare e procurare un incendio. Le Empuse più potenti potevano divampare per sfuggire al nemico e il loro volto comparire nel fuoco. Anche le Empuse, come le lamie, possono venire considerate una sorta di vampiro ante litteram in quanto si nutrivano di sangue e carne umana. Il diaspro viene citato nell'Apocalisse di Giovanni, in riferimento alla città santa di Gerusalemme: "Il suo splendore è simile a quello di una pietra preziosissima, come pietra di diaspro cristallino" (Ap., 21,11). La città stessa poggia su dodici fondamenti costituiti ciascuno da una pietra preziosa. Il primo fondamento è di diaspro. Le proprietà legate a questa pietra sono quelle di essere considerata una delle pietre di protezione più potenti. Si ritiene che abbia poteri protettivi ed energetici che le rendono perfetta per proteggere dall’energia negativa, dallo stress e da altre influenze esterne. Inoltre, queste pietre rosse possono anche aiutare a guarire le ferite emotive, ad alleviare lo stress e a portare chiarezza mentale. Il diaspro rosso è in realtà una varietà di quarzo con una tonalità rossa causata da depositi di ossido di ferro. Le antiche civiltà pensavano che il diaspro si fosse formato quando il sangue del dio della guerra cadde sulla terra. Quindi associate a Marte. Associavano inoltre la pietra al dio dell’amore e della passione, considerandola una pietra del romanticismo e della sessualità. Credevano che la pietra potesse aumentare la fertilità e curare l’infertilità. Gli antichi popoli della Mesopotamia credevano che il diaspro potesse accrescere la saggezza e la conoscenza e lo utilizzavano spesso per la creazione di amuleti. Gli antichi cinesi credevano che il diaspro potesse proteggere dal male e dai danni e lo usavano per allontanare la sfortuna e per curare l’infertilità. I Babilonesi e gli Assiri usavano il diaspro come protezione contro gli spiriti maligni e la stregoneria. Nell’Induismo, il diaspro è associato al dio dell’amore e della passione ed è considerato una pietra del romanticismo e della sessualità. Nell’ebraismo è un simbolo della tribù di Beniamino ed è associato alla divinità di Efesto o Vulcano. Il nome Beniamino fà parte della tradizione biblica, il più giovane dei dodici figli di Giacobbe. Secondo la narrazione biblica (Gn35:16-19), sua madre Rachele, in procinto di morire di parto, avrebbe chiamato il neonato Ben-'ônî, ossia "figlio del mio dolore", e Giacobbe l'avrebbe cambiato in בִּנְיָמִין (Binyâmîn): questo nome viene interpretato, nella Vulgata, come "figlio della destra" dove la destra rappresenta la felicità e la fortuna, come composto di בֵּן ben o bin, un comune prefisso ebraico che significa "figlio di" e יָמִין yamin, "mano destra"). Questa etimologia però non è del tutto convincente, e fra gli altri significati proposti vi sono "figlio del sud", "figlio della felicità". Poiché Beniamino era il figlio preferito da Giacobbe, il suo nome è diventato, tramite un processo deonomastico, sinonimo di "prediletto", "favorito" significato che viene talvolta associato al nome stesso; inoltre, viene a volte ricondotto, per etimologia popolare, anche al termine "bene".  La benedizione di Giacobbe: « Beniamino è un lupo rapace, la mattina mangia la preda e la sera divide le spoglie » « ...Caro al Signore se ne sta tranquillo fidando in Lui: Egli lo protegge continuamente ed Egli riposa tra le sue braccia » Il Diaspro nel cristianesimo è associato all’energia positiva e alla capacità di affrontare le sfide della vita con fiducia e coraggio. Nell’Islam, è associato al profeta Maometto e si ritiene che sia uno dei doni che gli furono fatti dall’angelo Gabriele. Nell’antica Roma era ritenuto una pietra del coraggio e della vittoria.. Sebbene sia una pietra comune oggi, il diaspro era una delle pietre preziose più amate del mondo antico. Reperti archeologici nel palazzo di Cnosso a Creta, dimostrano che il tale pietra veniva usata per produrre sigilli nell’anno 1800 a.C. Indossato da sciamani, sacerdoti e re, era considerato possedere un significato sacro come una potente pietra di protezione, sia per il mondo fisico che per il regno spirituale. Gli amuleti fatti con questa pietra furono scolpiti dagli egiziani con simboli e iscrizioni dal libro dei morti e sepolti con resti mummificati per un passaggio sicuro nell’aldilà. È stato utilizzato in molte culture per incidere sigilli e talismani speciali che raffigurano immagini astrologiche e religiose. Il Diaspro con il suo colore rosso intenso, ha un forte legame con la terra. È una pietra fondamentale e simboleggia la forza e la resistenza, sia emotivamente che fisicamente. È una grande pietra da avere intorno quando devi affrontare sfide per la tua salute e il tuo benessere. Questa pietra è benefica a livello fisico per il fegato, la vescica e il sistema immunitario; a livello psicologico, stimola il coraggio e la combattività. Il diaspro rosso, denominato la pietra guerriera, promuove l’azione, il coraggio, la combattività, la risolutezza e la volontà aiutando a perseguire fino in fondo i propri scopi e a superare qualsiasi ostacolo. Rafforza l'onestà, promuove un atteggiamento sicuro e fiducioso, elimina i sensi di colpa e apre all’amore. Serve a recuperare e mantenere l’equilibrio sessuale. Nell’alchimia questa pietra governata da Mercurio e da Marte per le inclusioni di ferro, il metallo sacro al dio della virilità e della guerra, simbolo anche della fertilità dei campi e della forza fecondante. Il diaspro rosso è  un amuleto capace di sollecitare la fecondità femminile, fortificare il feto e facilitare il parto, rendendolo meno doloroso e problematico. Questa pietra è fortemente associata al chakra della radice e rivitalizza le funzioni dell’organismo connesse, stimola il chakra sacrale e la zona organica di riferimento. I segni zodiacali connessi all’influenza dei diaspri sono l’Ariete, il Leone, la Vergine, e il Sagitario.

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