CORNIOLA | PrismaNero
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CORNIOLA

La pietra che hai scelto è la Corniola. La colorazione più pregiata è quella rosso-arancio, più propriamente detta sarda anche sardio o sardia o sardonica, dovuto alla presenza di ossidi di ferro. Se si sottopone il minerale ad un leggero riscaldamento, il suo colore diventa più intenso per poi ritornare alla tinta originaria quando è allontanata la fonte di calore.. L’etimologia Sardonica deriva dal greco σαρδάνιος per indicare un «riso amaro e sarcastico».  Nel «Lapidario estense», del XIV secolo, viene descritto come una pietra di tre colori: bianco, nero e arancio-rosso, tutti chiari. Il suo colore traslucido è molto vario. Alcune pietre presentano un colore arancione-rosso, altre dorato ed altre ancora marrone scuro tanto che alla luce  riflessa sembrano di colore nero. È una pietra preziosa e molto antica,  tanto da essere menzionata in diversi testi sacri. Per gli antichi Egizi, la corniola era il rosso simbolo della vita, rappresentava infatti il sangue della dea Iside, legata a precise pratiche religiose, aveva il compito di accompagnare i defunti durante il viaggio verso l'aldilà, per questo la gemma si ritrova sul prezioso pettorale funerario del faraone Tutankhamon. Le raffigurazioni del’incarnato della dea Iside erabo, ocra, nero, ed oro. Con questa pietra venivano anche scolpiti molti animali sacri come l'ariete di Amon ed il falco Horus (simbolo del sole). Nel Buddhismo è uno dei sette tesori e rappresenta la saggezza. Per i Greci e Romani era considerata una pietra protettiva, che proveniva direttamente dagli dei. Gemma venerata dai musulmani, la Corniola è anche nota come la “Pietra della Mecca”, per via dell'anello con sigillo di Corniola indossato da Maometto. Anche le tribù africane indossavano questa pietra alla quale attribuivano poteri afrodisiaci. Nell’antica India era il simbolo di potenza e fertilità ed era donata alle giovani donne per suscitare e risvegliare un amore passionale. Era considerata la pietra dell’abbondanza. Il colore a cui è associato questa pietra è il fuoco, il colore dei terreni, dei tronchi e degli alberi. Rappresenta il bisogno di  protezione, il nido, la casa, la maternità,  la semplicità, la terracotta, la materialità e la comodità. Rappresenta anche il fango e la povertà.  Questa pietra incarna il tempo che scorre e che muta ogni istante e ci mette in relazione con il passato, chiedendoci una trasformazione. L’energia che emana questa pietra è quella di un guscio d’uovo, che ancora deve essere spaccato. Serve quindi una forza interiore, capace di lasciare andare le cose passate per accogliere quelle future. Esiste quindi una paura dell’ignoto, una paura della crescita e di spiccare il volo. Un timore nascosto di lasciare la via vecchia per cercare quella nuova. Le cose passate ci appesantiscono e ci legano ad una realtà ormai vissuta. Questa pietra è legata alla terra e al legno, che contribuisce a dare un senso di conforto e di rassicurazione. E’ una pietra che ricorda il desiderio di famiglia e il calore umano. Come le sue striature, che rappresentano le emozioni sedimentate in strati, e che affiorano come vene, nel ricordo di cose antiche. L’essenza di questa pietra si tramuta in odori di antiquariato, di pelle e cuoio invecchiato e di vaniglia e cioccolato. Caratteristiche comunemente associate alla a questa pietra sono la stabilità e la concretezza, talvolta controbilanciate da possessività e materialismo. Essendo questa pietra associata al fuoco, chi la sceglie ha una natura prettamente fisica e istintiva e  reagisce ai segnali di pericolo in maniera spesso esagerata. Questa pietra infatti aiuta a placare un temperamento irruente, impulsivo e ha tratti quasi irrazionale. Il suo potere è quello di lasciare andare l’eccessivo controllo. Le persone che scelgono la Corniola amano l'ordine, ma il loro temperamento è istintivo e competitivo, che spesso si tramuta in un atteggiamento rivoluzionario e reazionario. Questa pietra incarna l’istinto di competizione che spesso sfocia nel difendersi con tutta l’irruenza possibile. Le sue striature ci ricordano  la necessità di prendere la vita con più calma e più saggezza. Chi sceglie questa pietra infatti ha l'impeto di voler essere sempre il primo e si cimenta nella vita in qualsiasi attività, riempiendosi di progetti che  spesso  non riesce a portare a termine. La pietra di corniola aiuta a ripristinare l'equilibrio energetico che ha un effetto “purificante”. Aiuta ad eliminare le vibrazioni negative intorno alle persone o ai loro spazi. Il corniola è associato all'energia del potere e dell'ambizione ben incanalata. Similmente, aiuta quelle persone che fanno molte cose in fretta, perché vede il tempo come un nemico da sconfiggere. Tutto questo si tramuta in una repressione del desiderio introspettivo di conoscenza. E’ per questo che questa pietra insegna a venire a patti con il tempo, la vecchiaia e con la saggezza. La corniola per via dei suoi colori è associata all’animale scoiattolo, per la sua sensibilità a ogni vibrazione o piccolissimo suono egli diviene il guardiano del luogo in cui si trova. Una delle sue peculiarità, è quella di segnalare in anticipo un probabile pericolo. Rappresenta la lungimiranza e la purezza poiché accantona ciò che gli serve ma allo stesso tempo restituisce alla madre terra tutto ciò che è in eccesso. Come per lo Scoiattolo, la corniola simboleggia avere fiducia delle proprie capacità e fiducia negli altri. Infatti, è uno dei pochi animali selvatici che permette all’uomo di potersi avvicinare. Dimostra, così, la necessità di superare quelle che sono le proprie difese interiori e aprirsi di più.

Nei testi bibblici questa pietra è associata a Ruben che in ebraico "רְאוּבן", significa "Ecco, un figlio."

“Ruben, tu sei il mio primogenito, il mio vigore e il principio del mio potere generativo, l’eccellenza della dignità e l’eccellenza della forza. Con avventata sfrenatezza simile ad acque, non eccellere, perché sei salito sul letto di tuo padre. In quel tempo profanasti il mio giaciglio”

 

Questa pietra quindi rappresenta da una parte il potere generativo e spinta creativa,  dall'altra quella di ritrovare quella saggezza e pace interiore del  calore familiare e di cose sacre. 

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