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Image by Toa Heftiba

AMICO

Trovare un amico è un tesoro nella vita. Nella ricerca di un amico, trovi un pezzo di te stesso, perché gli amici sono come stelle: talvolta non li vedi, ma sai che sono sempre lì. Ed ora che siamo amici, posso confidarti come sono nati i miei profumi e raccontarti cosa i miei occhi hanno visto, perché ora sono certo che mi capirai. Nella tua avventura, abbiamo scoperto insieme come alcune cose accadono non per caso, ma perché siamo destinati a incontrare nelle nostre vite anime capaci di farci comprendere parti di noi stessi. Non sappiamo mai cosa ci riserva il nostro destino, ed è fondamentale rimanere in ascolto per non lasciarci sfuggire le opportunità. Nella prima domanda che ti ho fatto c'era:

Qual è la frase che è visibile, ma invisibile agli occhi di molti, che hai trovato all'interno delle scatole?

Hai trovato la magica frase "chi vede non ascolta".

 

Succede a tutti di distrarsi. Spesso, non abbiamo il cuore aperto all'ascolto e perdiamo molte occasioni di comprendere molto di più di noi stessi. Abbiamo imparato insieme quanto la pazienza sia necessaria in certi momenti. La frenesia e la voglia di arrivare spesso ci fa trascurare l'arte dell'ascolto, e questo può farci perdere molte opportunità di crescita. La pazienza e la disposizione a contemplare sono fondamentali per comprendere appieno il mondo che ci circonda e le persone che incontriamo lungo il cammino.

 

Gli antichi chiamavano il sicomoro l'Albero della pazienza, che produce semi sferici e duri utilizzati per le corone del rosario.

 

L'etimologia di questo albero proviene dal greco sykómoros, composta da due parole insieme: sŷkon, che significa 'fico', e móron, che significa 'mora'. Il fico era considerato l'albero dei pensatori e dei filosofi, un simbolo di pazienza e riflessione. Nella Grecia classica i fichi erano considerati i «frutti degni per nutrire gli oratori e i filosofi» e Platone era soprannominato mangiatore di fichi, in quanto ne consumava in gran quantità e li raccomandava agli studenti per rinvigorire l’organismo. Mentre i bambini balbuzienti venivano portati sotto un fico per sciogliere i nodi della parola. mentre la mora, dal greco, significa indugiare. Il rovo e i suoi frutti nella mitologia romana erano sacri a Saturno e sono sempre stati amati dai poeti. Così come quando indugiamo a cogliere le more, perché sono un frutto circondato da spine e protetto e custodito da aculei pungenti. Dobbiamo quindi prestare attenzione a come ci muoviamo se vogliamo raccogliere quel delizioso frutto. Le spine rappresentano una protezione. Un modo per custodire gelosamente un segreto.  

 

 

Le note di mora e di "Mora" le trovi nelle mie creazioni che ho chiamato Primitivo e Gula, mentre quelle di fico le  in Akedia e Gula.

 

Ti faccio partecipe dei miei processi creativi, in cui ho cercato di ricreare profumi antichi, in cui le conoscenze esoteriche di queste piante rappresentassero non solo un profumo, ma un vero e proprio concetto profondo, un omaggio all'impegno dei nostri avi. Ogni fragranza si basa su questi principi di ricerca. Ora sai perché non posso considerarle mie creazioni, ma rappresentano antichi insegnamenti che sono stati trasmessi e tramandati per secoli, basati sullo studio della natura e sulla filosofia, nella ricerca delle radici etimologiche e simboliche degli ingredienti. I miei profumi rappresentano una connessione profonda tra l'arte della profumeria e la storia dell'umanità, un ponte tra passato e presente. Il mio impegno è stato quello di creare fragranze che non solo potessero deliziare i sensi, ma anche trasmettere significati e conoscenze profonde."

Guardando attentamente questa antica immagine della pazienza troviamo molte simbologie. Un angelo che custodisce un agnello, mentre  un demone che sta di lato guarda stupefatto la scena.  Le mani del demone sono congiute e non si capisce se sta pregando o contemplando la scena. Ora ti chiedo di guardare attentamente il demone in cui si vedono dei seni cadenti.  Allora alla luce di questa rappresentazione ti chiedo chi è il fico e chi la mora? Chi cinge con le sue amorevoli spire l'agnello ? Chi invece delle due piante produce il latte ?

 

La mora conserva il segreto, mentre il fico contempla in adorazione la natura.  Da qursto ne possiamo dedurre un concetto :

Le ali e le braccia rappresentano le spine,  che altro non sono le ferite che proteggono il frutto, mentre i demoni sono filosofi che contemplano i segreti della vita. 

“ A voi che entrate in questo tempio,

amate i vostri demoni ”

Ora sai chi sono per me i demoni.

Un dèmone  dal greco antico δαίμων, dáimōn, "essere divino" è un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano.  Nella filosofia greca, ha la funzione di intermediario tra l'uomo e lo spitito.

«Degli Astri celesti invocherò il sacro splendore con voci conformi al rito chiamando i dèmoni santi.»

(Inni orfici, Profumo degli astri-aromi 1-2)

In Esiodo, assumono gli esseri della prima generazione aurea, aurea aetas, l'età dell'oro:

«Poi, dopo che la terra questa stirpe ebbe coperto,
essi sono, per volere del grande Zeus, dèmoni
propizi, che stanno sulla terra, custodi dei mortali,
e osservando le sentenze della giustizia e le azioni scellerate,
vestiti di aria nebbiosa, ovunque aggirandosi sulla terra,
dispensatori di ricchezze: questo privilegio regale posseggono»

(Esiodo, Le opere e i giorni)

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